Praticare l’impermanenza – Thich Nhat Hanh
Praticare l’impermanenza – Thich Nhat Hanh

Praticare l’impermanenza – Thich Nhat Hanh

Praticare e comprendere l’impermanenza non sono solo altri modi di descrivere la realtà: sono strumenti che ci aiutano nel processo di trasformazione, guarigione ed emancipazione.

Impermanenza significa che attimo dopo attimo tutto cambia e nulla rimane lo stesso. E nonostante questo continuo cambiamento, le cose non possono ancora essere descritte come uguali o diverse da ciò che erano un attimo fa. Se oggi facciamo il bagno nel fiume in cui ci siamo bagnati ieri, quello è lo stesso fiume? Eraclito ha detto che non possiamo entrare due volte nello stesso fiume. Aveva ragione: l’acqua del fiume oggi è completamente diversa dall’acqua in cui ci siamo immersi ieri. Eppure il fiume è lo stesso. L’intuizione dell’impermanenza ci aiuta ad andare al di là di ogni concetto. Ci aiuta a vedere che il fiume non è lo stesso ma non è nemmeno un altro.

L’impermanenza rende possibile ogni cosa.

Spesso quando le cose cambiano siamo tristi e soffriamo molto; ma il cambiamento e l’impermanenza hanno anche lati positivi. Grazie all’impermanenza è possibile ogni cosa. La vita stessa è possibile. Se un chicco di grano non fosse impermanente, non potrebbe mai trasformarsi in uno stelo. Se lo stelo non fosse impermanente non ci potrebbe mai dare la spiga che mangiamo.

Praticare l’impermanenza.

Tutti riusciamo a comprendere l’impermanenza con l’intelletto, ma non si tratta di vera comprensione. Il nostro intelletto da solo non ci condurrà alla libertà, non ci porterà all’illuminazione. Quando siamo stabili e concentrati possiamo praticare l’osservazione profonda; quando guardiamo in profondità e vediamo la natura dell’impermanenza, allora ci possiamo concentrare su questa intuizione profonda. In questo modo la comprensione profonda dell’impermanenza diventa parte di noi, del nostro essere; diventa la nostra esperienza quotidiana. Se vogliamo essere sempre capaci di continuare a vedere e a vivere l’impermanenza, dobbiamo mantenere viva la comprensione che ne abbiamo. Se riusciamo a fare dell’impermanenza un oggetto di meditazione, nutriamo la comprensione che ne abbiamo e la rendiamo viva dentro di noi, giorno dopo giorno. Con questa pratica, l’impermanenza diventa una chiave che apre la porta della realtà.

Vedere le emozioni con gli occhi dell’impermanenza.

Quando una persona ti dice qualcosa che ti fa arrabbiare e vorresti che se ne andasse, ti invito a praticare l’osservazione profonda alla luce dell’impermanenza. Che cosa proveresti, in realtà se quella persona non ci fosse più? Saresti contento o piangeresti? E’ molto utile praticare questo tipo di comprensione profonda. Che cosa facciamo di solito quando ci arrabbiamo? Gridiamo, urliamo e cerchiamo di incolpare qualcun altro dei nostri problemi. Ma se osserviamo la rabbia con gli occhi dell’impermanenza possiamo fermarci e respirare. Cerchiamo di vedere il futuro, fra trecento anni. A che cosa somiglierai? E io, a che cosa somiglierò? Dove sarai? E dove sarò io? Non occorre guardare tanto lontano, fino a trecento anni: possono bastare cinquanta, quando saremo entrambi morti. Guardando il futuro vediamo che l’altra persona è molto preziosa per noi. Se sappiamo che potremmo perderla in ogni momento, l’arrabbiatura ci passa subito. La ragione per cui siamo così pazzi da far soffrire noi stessi e l’altro è il fatto che dimentichiamo di essere impermanenti. Un giorno, alla nostra morte, perderemo tutti i nostri beni, il potere, la famiglia, tutto. La libertà, la pace e la gioia nel momento presente sono le cose più importanti che abbiamo, ma senza una comprensione risvegliata dell’impermanenza non ci è possibile essere felici.

Fai in modo che l’impermanenza nutra l’amore.

Siamo ignoranti e ci dimentichiamo dell’impermanenza, per questo non nutriamo correttamente il nostro amore. All’inizio del matrimonio ci amavamo moltissimo: pensavamo che non avremmo potuto vivere un solo giorno senza l’altro. Ma dato che non sapevamo praticare l’impermanenza dopo un anno o due il nostre amore si è trasformato in frustrazione e rabbia. Ora ci chiediamo come potremo sopravvivere un solo giorno in più insieme alla persona che una volta amavamo così tanto; decidiamo che non c’è alternativa: vogliamo il divorzio. Se viviamo comprendendo l’impermanenza coltiveremo e nutriremo il nostro amore; solo allora durerà. Perché il tuo amore cresca lo devi nutrire e accudire.

Tratto da: “Il segreto della pace” di Thich Nhat Hanh

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