L’AUTOSSERVAZIONE: uno scritto di Anthony De Mello
Qual è la cosa più importante in assoluto? Si chiama “autosservazione”.
Non significa essere assorti nei propri problemi, essere preoccupati di sé. Non è di questo che sto parlando: parlo dell’autosservazione. E cosa sarebbe?
Significa osservare tutto ciò che è all’interno di noi stessi e intorno a noi, fino al punto più estremo, e osservarlo come se accadesse a qualcun altro.
Cosa significa quest’ultima frase? Significa che non si personalizza quel che ci accade. Significa guardare alle cose come se non si avesse alcun legame con esse.
Il motivo per cui soffrite a causa della vostra depressione e delle vostre ansie è che vi identificate con esse. Dite: «Sono depresso». Ma ciò è falso. Voi non siete depressi. Se voleste essere precisi, potreste dire: “In questo momento sto attraversando una fase di depressione”. Non è invece corretto dire: “Sono depresso”. Voi non siete la vostra depressione.
Non si tratta che di una sorta di inganno della mente, uno strano tipo di illusione. Siete stati indotti a pensare – pur non essendone consci – che siete voi la vostra depressione, che siete voi le vostre ansie, che siete voi la vostra gioia e le emozioni che provate.
“Sono contento!”. Di certo non siete contenti. Può darsi che la contentezza sia dentro di voi in questo momento, ma aspettate un po’, e le cose cambieranno; non durerà: non dura mai; le cose cambiano di continuo, cambiano sempre. Le nubi vanno e vengono: alcune sono nere e altre bianche, alcune grandi, altre piccole.
Se vogliamo seguire l’analogia, voi sareste il cielo, intento a osservare le nubi. Sareste osservatori passivi, distaccati. So che questo atteggiamento può essere per voi assurdo, soprattutto nella cultura occidentale. Non interferite. Non dovete farlo. Non “fissate” nulla. Guardate! Osservate!
Il problema della gente è che si affanna a fissare cose che non riesce nemmeno a capire. Siamo sempre lì a fissare delle cose, non è vero? Non ci viene mai in mente che le cose non hanno bisogno di essere fissate, assolutamente. Questa è una grande illuminazione. Le cose devono essere capite: se si capissero, cambierebbero.
Anthony De Mello
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Osservazioni critiche di Stefano Mazzilli
Questo autore, P. Anthony De Mello, che ci ha lasciato qualche anno fa, ha dato un grande contributo alla spiritualità come percorso di crescita personale, è riconosciuto e apprezzato in tutto il mondo, anche in ambito di diverse culture e religioni. La chiesa cattolica, con Ratzinger (alias Benedetto XVI), quando era a capo della “Sacra Congregazione della fede” (ex Sacra Inquisizione), l’ha bollato mettendo i suoi libri all’indice, consigliando ai fedeli di non leggerli perché “pericolosi”. P. Anthony era un prete gesuita, originario di Bombay, nei suoi testi traspare un’intensa voglia di vivere e di andare oltre i recinti del “pollaio” in cui spesso siamo costretti a vivere in modo condizionato. A chi dà fastidio la felicità e la libertà degli altri e perché? (Se sai rispondere puoi anche liberartene!).
La felicità e la libertà altrui da fastidio a chi non riesce a raggiungerla trovando scuse…e quindi è più facile infastidirsi che adoperarsi!
-mio parere-