La lama sottile del giudizio
Il giudizio è una lama sottile, tanto sottile che finiamo per non accorgerci più di quanto sia attiva nelle nostre giornate. Spesso è l’interruttore che ci dice se possiamo essere al sicuro o se ci sono elementi di pericolo. Molto spesso, nel suo diventare automatico, rende reali minacce o qualità che non sono davvero presenti. Si trasforma così, velocemente, da giudizio in pre-giudizio.
In modo veloce ci impedisce di entrare davvero nell’esperienza perché, attraverso il giudizio, siamo convinti di averla già fatta e compresa. E questa convinzione è rafforzata dal fatto che spesso nutriamo i nostri giudizi con la convinzione di avere ragione.
Il punto non è eliminare il giudizio dalla nostra vita. Non sarebbe utile, non sarebbe possibile. Ne abbiamo bisogno. Abbiamo bisogno però anche di mantenere aperto il campo d’esperienza il più a lungo possibile perché il giudizio avvenga alla fine dell’esplorazione e diventi così una scelta e non un impulso che risponde alle categorie generali delle nostre esperienze precedenti. Il giudizio, più è veloce, più taglia la nostra possibilità di esplorare la realtà e diventa, molto spesso, una riduzione della speranza anziché una espressione della realtà .
Così, quando ci accorgiamo che stiamo giudicando noi stessi e gli altri, potremmo chiederci qual è la speranza che rifiutiamo di avere? Da quale delusione ci stiamo proteggendo con questo giudizio? E quali possibilità apre la sospensione del giudizio? Perché spesso, giudicando, neghiamo a noi stessi e agli altri la fiducia nella possibilità di imparare e cambiare.
N. Cinotti
Fonte: nicolettacinotti.net
Man mano che cresce la nostra chiarezza vediamo di noi cose che preferiremmo negare: la tendenza a giudicare, piccole meschinità o tratti di arroganza. Non sono peccati ma aspetti passeggeri e modificabili delle nostre abitudini mentali. Più impariamo a conoscerli, più perdono il loro potere. È così che arriviamo a fidarci del fatto che la nostra natura di base è semplice e libera dalla battaglia tra il bene e il male.
Pema Chodron